Se ci crede il capitano…

Se ci crede il capitano…

 

Ad agosto del 2012 venne richiamato a Foggia per cercare,  in nome della sua foggianità, di ripartire tra mille difficoltà, molto scetticismo e poche certezze.
Agnelli non si fece pregare e, con la fascia di capitano,  seppe guidare la sua squadra verso lidi tranquilli, diradando quella nebbia che rischiava di offuscare quel progetto ambizioso.
Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti,  ma il capitano continua a governare la sua nave con un rendimento costante ed esaltante,  senza una sbavatura e con prestazioni mai al di sotto della sufficienza.
Nelle gare in cui il Foggia si è espresso al di sotto del suo standard,  soprattutto negli ultimi tempi, il capitano è rimasto sempre al suo posto spronando la squadra,  impostando egregiamente le manovre volute da mister De Zerbi ed uscendo sempre con la maglia sudata e tra gli applausi dei suoi tifosi.
Ora i rossoneri sono chiamati ad una prova di fuoco,  ad un’impresa che durerà quattro giornate e in questi casi la concentrazione e la determinazione saranno fondamentali per recuperare posizioni in classifica.
Agnelli,  dopo la gara di Aprilia,  ha detto di crederci ancora e di non aver voglia di mollare;  questa sua dichiarazione è una sicurezza per la piazza che può crederci perché il capitano,  nello spogliatoio e sul rettangolo verde, non si risparmierà guidando la sua squadra e motivando, qualora fosse necessario,  qualche compagno che abbia perso la speranza.
Alla squadra non si può rimproverare niente in termini di impegno,  ma in certi momenti bisogna saper dare qualcosa in più.
Tutti sperano nella rimonta,  tutti sognano di vedere 11 Agnelli in campo perché crederci è fondamentale e il capitano ci crede da quell’estate del 2012.
Alberto Mangano – www.newsrossonere.blogspot.it