Serie C, la Top 11 di andata del girone C

Serie C, la Top 11 di andata del girone C

Con il girone d’andata da poco terminato, ecco a voi la Top 11 del Girone C di TuttoC.com. Come sempre sono tanti gli esclusi che avrebbero meritato un posto in formazione. L’augurio per loro è che riescano a esserci nella formazione di fine campionato.

PORTIERE

Demba Thiam (Juve Stabia): quando gli attaccanti avversari riescono a scardinare la difesa delle Vespe – e succede abbastanza di rado – si ritrovano di fronte un gigante, un muro insormontabile, la proverbiale saracinesca. Quasi insuperabile su azione, del tutto dal dischetto: ne ha neutralizzati tre su tre fin qui.

DIFENSORI

Matias Antonini Lui (Taranto): il brasiliano è uno dei gioielli del Taranto e mister Capuano se lo gode finché può, perché la Serie B già da tempo ha messo gli occhi sul ragazzo di Porto Alegre. Che si sta confermando ad altissimi livelli. Anche 4 gol in questa prima metà di stagione per lui, per non farsi mancare nulla.

Marco Bellich (Juve Stabia): un difensore innanzitutto deve impedire agli avversari di fare gol. E in questo Bellich è un maestro. Le Vespe hanno incassato appena 6 gol in 19 partite. Ma non basta, perché visto che in difesa fa così bene, perché non provare a fare di più? Ecco quindi i 5 gol del centrale, che per hobby fa anche il bomber.

Maxime Girone (Crotone): una garanzia per la Serie C. Il suo piede è quasi quello di trequartista e i suoi cross, che arrivino azione su calcio piazzato, sono sempre invitanti per i compagni di squadra. Non è un caso che dalle sue giocate siano arrivati ben 9 gol degli Squali.

CENTROCAMPISTI

Giuseppe Leone (Juve Stabia): un moto perpetuo nel centrocampo di mister Pagliuca, assolutamente imprescindibile per quantità e grinta. Non sono i gol che gli chiede l’allenatore, ma la capacità di disinnescare qualsiasi trama avversaria. E Leone lo fa con una dedizione impareggiabile.

Jacopo Petriccione (Crotone): la qualità al servizio della propria squadra, le idee, il fosforo come si suol dire. Il capitano e numero 10 è il cuore della manovra degli Squali. Anche tre assist per lui fin qui.

Antonio De Cristofaro (Picerno): forse l’unico ruolo dove non ha giocato in questa prima metà di torneo è quello del portiere. Mediano, ala, mezzala, trequartista, anche terzino destro quando l’emergenza lo ha chiamato a rispondere presente. Tre gol e tre assist per condire il suo straordinario torneo.

TREQUARTISTA

Alessio Curcio (Casertana): 8 gol e 2 assist al giro di boa. Cosa chiedere di più a un calciatore con una tecnica sopraffina, sostanzialmente un lusso anche per la Serie C. Una delle punte di diamante dei rossoblu e un leader nel gruppo di mister Cangelosi.

ATTACCANTI

Lorenzo Sgarbi (Avellino): è stato questa estate uno dei “colpi” del mercato. Il ragazzo di Bolzano non ha tradito le aspettative. Un bel bottino di gol, cinque, ma anche ben 6 assist che dimostrano come sia ben più che un finalizzatore. Soprattutto è un calciatore che dà tutto per la squadra. E anche di più.

Jacopo Murano (Picerno): il bomber della Leonessa e capocannoniere del torneo al giro di boa non poteva non essere incluso in questa formazione ideale. Un giocatore ritrovato dopo alcune annate difficili, ben 13 gol, tutti pesantissimi, che stanno trascinando i rossoblu.

Ernesto Starita (Monopoli): ce ne fossero di giocatori come Starita. Uno che veramente non molla mai, che ce la mette davvero tutta per togliere le castagne dal fuoco, per raddrizzare partite iniziate male o per essere decisivo quando serve. Fin qui ha segnato 11 gol, non sono bastati per tirare fuori il Gabbiano dalla zona calda. Ma lui c’è sempre e compagni e tifosi lo sanno bene.

ALLENATORE

Guido Pagliuca (Juve Stabia): è facile e al contempo difficile scegliere come allenatore di questa Top 11 il tecnico primo in classifica. Sembra scontato ma non lo è. Perché alla vigilia del torneo le Vespe erano sì accreditate per un torneo di vertice, ma alzi la mano chi prevedeva un girone d’andata di questo livello. Costante, concreta, solidissima, senza paura di nessuno. Sembra di rivedere i gialloblu del 2018/2019. Come andò a finire quel torneo non lo scriviamo per non pungolare la scaramanzia dei tifosi di Castellammare. Ma il sentiero sembra proprio lo stesso.