“Un secolo di stelle – Foggia Legends”: ricordi, emozioni e “profumo di normalità”

“Un secolo di stelle – Foggia Legends”: ricordi, emozioni e “profumo di normalità”

Mille tifosi sugli spalti, tantissimi altri foggiani incollati alla tv, musica, divertimento, emozioni, ricordi: questo il sunto di “Un secolo di stelle – Foggia Legends“, evento promosso dal club rossonero e dal Comitato Rossoneri per Sempre per il centunesimo anno di vita del Calcio Foggia 1920 e che sancisce anche il ritorno alla normalità dopo più di un anno di pandemia, come precisato nel prepartita da Maria Assunta Pintus: “È emozionante aver potuto realizzare questo evento. È un momento di sollievo e ci permette di pensare ad un futuro maggiormente sereno. Sarà, inoltre, più facile progettare il futuro anche per il Calcio Foggia 1920, dopo l’ampliamento della base societaria“.

Tantissime le leggende rossonere presenti allo Zaccheria, le quali si radunano a bordo campo prima del fischio d’inizio, ricordando i fasti di un tempo. La “squadra delle stelle“, con assenti Kolyvanov e Accardi, sfida i dirigenti del Comitato organizzatore e una delegazione di giornalisti locali in un triangolare. Special guests dell’evento Antonino, che interpreta l’inno iniziale accompagnato dal pianoforte da Massimo Marsico e dal violino da Ciuffreda, e Manuela Arcuri, conduttrice della serata con l’imitatore Stefano Bucci e lo stesso Massimo Marsico. L’evento prosegue con la premiazione a Gennaro Casillo, figlio del noto presidente, Fernando Fesce, la moglie e la figlia del bomber Nocera, Paolo De Giovanni, Rino Valente, Pasquale Padalino, Beppe Di Bari, Michele Pazienza, Quinto e tutti i calciatori e gli interpreti che hanno scritto la storia del Calcio Foggia 1920. Nel prepartita le leggende e i dirigenti si concedono ai microfoni di Antenna Sud. Canonico svela che domani sarà il “Zeman Day”: il Boemo è atteso in città alle 18:00 e Beppe Signori dichiara, riferendosi a Zeman: “In carriera ho avuto tanti allenatori, ma solo un maestro“.

Dopo le formule di rito iniziali, va in scena il triangolare tra la squadra delle stelle, quella composta dai dirigenti del Foggia e del Comitato organizzatore e una compagine di giornalisti locali. La stelle sfidano dapprima il Comitato e prima del fischio dell’arbitro si ricordano Antonio Cianci, con la presenza dei suoi figli sul terreno di gioco, e Franco Mancini, portiere di Zemanlandia scomparso prematuramente, sulle note di “Il volo di un campione“. Beppe Giglio (squadra Comitato) gioca il primo pallone della gara, ma la prima occasione è per le leggende: pallonetto di Roy che si spegne sopra la traversa. L’età si fa sentire e Giordano Caini è costretto ad uscire dopo pochissimi minuti per infortunio. Al suo posto subentra Beppe Di Bari. A sorpresa i bianchi (squadra Comitato) si portano in vantaggio: a segno Fabio Lacalamita. Le leggende provano a reagire, Roy serve Di Corcia che però è in offside. Spazio a tutti i componenti della squadra Comitato: tante sostituzioni e in campo, tra gli altri, subentra Davide Pelusi. Le leggende, però, trovano il pareggio: Coletti serve Mounard che, dopo con una finta elude l’avversario e trafigge il portiere. Di Corcia completa la rimonta pochi minuti dopo con un rasoterra all’angolino. Mounard sembra il più in forma dei suoi e ad ogni azione crea pericoli alla difesa della squadra Comitato. In attacco Di Corcia si muove spesso sul linea del fuorigioco e va vicino alla doppietta con uno scavetto da pochi metri dalla porta.

L’evento prosegue con un’altra gara che vede protagonisti i giornalisti. “Un secolo di stelle – Foggia Legends” risulta un momento per commemorare la storia rossonera, un’occasione per rivedere i tanti protagonisti allo Zaccheria e per sentire nuovamente il profumo della normalità.

Antonio Iammarino