Zeman 4.0: a differenza del 2010, ora anche in porta ci sono esperienza e qualità

Zeman 4.0: a differenza del 2010, ora anche in porta ci sono esperienza e qualità

Solo un giorno separa il Foggia dai nastri di partenza della Serie C 2021-2022. Domani alle 20:30 gli uomini di Zeman, il quale vivrà il quarto esordio sulla panchina dei rossoneri, saranno ospiti del Monterosi, club neopromosso.

Dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Paganese, il Foggia cercherà di ripetersi e di portare a casa i primi tre punti della stagione. Questa volta, potrà contare anche sui guantoni di Giacomo Volpe, arrivato alla corte del Boemo negli ultimi giorni. Non si sa se sarà lui o Alastra a difendere la porta rossonera, ma sicuramente con il suo acquisto si può affermare che anche il pacchetto degli estremi difensori si arricchisce di un innesto di valore. Volpe è cresciuto nel settore giovanile della Juventus, prima di accasarsi alla Correggese in serie D nel 2015, e successivamente al Gubbio con cui ha vinto un campionato di serie D e disputato, poi, i due successivi campionati di Serie C con più di 5000 minuti all’attivo, frutto di 57 presenze. Lo scorso anno ha collezionato 9 gettoni in serie B con la Cremonese. Secondo i dati forniti da Transfermarkt, il suo valore di mercato è pari a 150 mila euro, 50 mila in più di Fabrizio Alastra. Anche quest’ultimo, nonostante i soli 23 anni, può vantare diverse presenze tra i professionisti, tra le quali spiccano anche le due partite disputate in Serie A con la maglia del Palermo. La concorrenza tra i due potrebbe portarli a dare sempre il massimo in allenamento per assicurarsi il posto da titolare al termine della settimana. Tutto ciò potrebbe avere dei riflessi anche sugli altri compagni di squadra, in un ambiente dove l’impegno e il sacrificio fanno da padroni. D’altronde, è ciò che pronunciava anche lo scrittore Harvey B. Mackay, il quale asseriva: “Ama i tuoi concorrenti. Sono gli unici che ti rendono tanto bravo quanto puoi esserlo”. 

Ciò che tutti i tifosi rossoneri sperano è che le prestazioni dei giovani portieri rispettino le aspettative e le premesse di inizio stagione. L’obiettivo è non ripetere l’annata 2010-2011, quando il Foggia fu primatista nel proprio girone per maggior numero di gol segnati e, allo stesso tempo, di reti subite. In quella stagione tra i pali c’erano Ivanov e Santarelli che non hanno lasciato un buon ricordo in terra dauna.

Le esperienze passate servono a non ripetere gli errori commessi e, proprio per questo, Zeman e Peppino Pavone hanno deciso di puntare su due profili promettenti per la retroguardia rossonera. Forse, questo aspetto è uno dei fattori per i quali il Boemo nella prima conferenza stampa aveva dichiarato: “Con gli anni sono migliorato e lo farò vedere”. La regola è segnare sempre più dell’avversario, questa volta, però, magari subendo qualche gol in meno!

Antonio Iammarino